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                                    di trame

visive lo sfilacciarsi, nel friggere

sonoro sotto un capannello

di stelle sul limitare del decorso

abituale e solitario: di qua è

che ci si sta aggrovigliati di stenti.

 

Di là ci sta il non esserci.

 

Tra qua e là solo una membrana

a frapporsi sottile di domande, quasi

impalpabili

stupefacendo che ci vengano

a tavola

pranzando; stupide, a ben vedere

anche quando, stupiti, a ispirarcele

è un cespuglio in gran spolvero:

 

gialle, purpuree, ocra, screziate...

le sue foglie lisergiche, ipnotiche

che sembrano far festa

in gara cadendo

invidia suscitano in chi si ruga

 

ingrigisce e degrada di qua

nel segno del perchè di tanta

lussuriosità di veste variopinta

assunta a poco dal disseccarsi

delle vene atterrando

di là.

 

E su per le cime spoglie

volando alto si chiede

cosa ci stiano a fare spurghi

pur dai nodi legnosi di livree

arboree, resinosi di grigi merletti

resi servili, perciò infelici tra qua

e là

 Salvatore Pizzo - 02/03/2018 19:21:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Arcangelo:
In questi anni mi sono convinto che, la poesia stessa, sia un percorso di vita, dunque un processo di crescita dell’individuo anzitutto umano e di linguaggio. In questo percorso si incontra il mondo e dal mondo ci si lascia affascinare, addentrandosi tra i suoi meandri linguistici atti a rappresentarlo. E di cui si cerca di farne proprio strumento, per affinare la tecnica e quindi l’espressione del suo apparirci. Dunque considero nell’ordine delle cose che ci si interroghi e si cerchi di proporre al lettore la meraviglia che ci propone interrogativi. Certo, la sensibilità di ognuno fa si che sia cosa ardua, arrivare al cuore del lettore, ma ci si prova, ci proviamo un po’ tutti ad arrivarci, in modo da mettere in comune esperienze ed emozioni. Così mi capita anche in questa poesia, di voler mettere in comune delle visioni e degli interrogativi suscitati da esse. In definitiva non posso che dirmi felice, per il fatto che tu, con grande sensibilità, accolga questo mio scrivere, mostrando di apprezzarne contenuti e forma.
Grazie di cuore per la tua generosità molto lusinghiera, con un più che caro saluto.

 Arcangelo Galante - 27/02/2018 19:42:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Gentile Salvatore,
le persone che vanno oltre le apparenze della vita, cercano un senso, si fanno domande, senza trovare risposte soddisfacenti e, talvolta, restano sconcertate per la mancata comprensione ed un immutabile atteggiamento da parte di coloro, che sono fatti proprio "di nulla".
Pertanto, solamente le persone profonde, percepiscono il senso delle faccende che, poeticamente, hai portato alla nostra attenzione.
L’opera mi è, sinceramente, piaciuta, anche per il ritmo incalzante e le immagini chiare che si formano subito, davanti agli occhi di chi legge, donando pensieri importanti, nello “smarrimento” di questioni “vitali”, inerenti ad una strada da percorrere, la quale, da una differente angolazione, non appare più la stessa.
E quante considerazioni si possono estrapolare, dopo la lettura di questo tuo testo meditativo, apprezzato per stesura e contenuto.
Complimenti meritati!
Amichevolmente, saluto, augurandoti scelte costruttive e facili, per limpidezza di concetto e d’azione.
Cordialmente, mi congedo. :-)

 Salvatore Pizzo - 26/02/2018 23:23:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

x Grace:
Credo anch’io che sia difficile la vita, sempre e comunque, anche per le povere foglie di un cespuglio. Ma esse debbono possedere un qualcosa di molto particolare: a differenza degli esseri umani che, nell’agonia, esprimono la bruttezza del dolore e degli spasmi, loro invece si vestono a festa, con di quei colori che le fanno sembrare più belle che mai...
Grazie di cuore più che mai, anche per l’apprezzamento sempre molto lusinghiero e generoso....

X Edi:
Grazie di cuore anche a te per l’apprezzamento di aspetti per me molto importanti...
Una splendida serata a te

 Edi Davoli - 26/02/2018 21:42:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Scritta molto bene Salvatore, scorrevole e musicale, lettura profonda! Buona serata.

 Graced - 26/02/2018 19:47:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Credo che di qua o di là non si stia bene . In primis è meglio non usare certe sostanze. Qua si disquisisce della bellezza di taluni cespugli dai fiori bellissimi le cui foglie, se usate a lungo andare non ci lasceranno più apprezzare la bellezza di un cielo stellato e quant’altro ci attraeva prima. Non si capisce come tanta bellezza dei fiori possa far star male, usando le foglie, al punto da non apprezzare più nessuna bellezza ci doni il creato. Molto belli i tuoi versi che fanno riflettere sul pericolo sociale dell’usare sostanze che pian piano portano il corpo e la mente al degrado, fino ad esaurirlo del tutto. Sempre bravissimo! un caro saluto da Grazia.

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